A volte, con il proprio o la propria partner, sembra di ripetere sempre la stessa discussione, di essere a un punto morto.
Per esempio:
“Stai gridando, abbassa la voce e sii meno aggressiva!”
“Grido perché non ne posso più, mi esasperi, fai sempre le stesse cose!”
O scambi di questo genere.
In questi casi, si ha la sensazione deprimente che non ci sia niente da fare, che si sia davanti a un vicolo cieco, il solito vicolo cieco.
E in effetti è così, perché si tende a ripetere sempre la stessa scena. E’ un blocco.
Perché questo succede e si ripete in continuazione? Perché non si riesce ad andare oltre?
Secondo Andrew Marshall, uno studioso di relazioni di coppia dalla lunga esperienza, questo succede perché si commettono 3 errori molto comuni:
1. Dire all’altro “Devi cambiare”
Se ci fai caso, in queste situazioni riaffiora sempre la solita lista di cose che l’altro o l’altra dovrebbero fare e non fanno.
Forse anche noi abbiamo la sensazione di dovere fare qualcosa ma non siamo certi di cosa, o forse pensiamo che dovremmo semplicemente lasciare perdere la relazione, rinunciare.
Il fatto è che chiedere all’altro di cambiare serve solo a innescare una risposta difensiva.
Sarebbe molto più efficace mettersi nei panni dell’altro e cercare di pensare con la sua testa (e il suo cuore) ma quando si arriva alla rabbia e allo scontro questo diventa impossibile.
2. Gridare più forte
Se non riusciamo ad ottenere quello che desideriamo, ci viene voglia di alzare la voce.
Forse così l’altro o l’altra finalmente capirà…
E quindi gridiamo più forte o facciamo una scenata più drammatica.
Oppure, peggio ancora, passiamo al sarcasmo, ai paragoni, agli insulti.
3. Fuggire e rinunciare
Se noti, a un certo punto, uno dei due se ne va.
Potrebbe semplicemente allontanarsi, o rinchiudersi in un silenzio o rinunciare al confronto pur di mantenere la relazione, per il quieto vivere.
Se succede questo, l’altro si sente abbandonato, oppure tende a inseguire, a non mollare a pressione.
Perché questa dinamica si può ripetere continuamente?
Semplicemente perché dimostra che si è arrivati a un blocco senza esserne consapevoli.
Si è arrivati davanti a un muro.
Come si può uscirne e muoversi verso un terreno nuovo?
Il primo passo è riconoscere questa dinamica così comune: vederla con un leggero distacco, come si guarderebbe una scena al cinema o a teatro.
Per questo, di grande aiuto è ricorrere al respiro.
Questo primo passo permette di cominciare a muoversi e uscire dall’impasse.
Ovvero:
Scrivi un commento