Hai difficoltà ad addormentarti, alla sera?

Oppure ti capita di addormentarti anche facilmente, ma poi di svegliarti nel mezzo della notte e di non riuscire più a prendere sonno?

Considera che il motivo di queste difficoltà è quasi certamente lo stress, perché stress e sonno sono indissolubilmente legati tra loro, addirittura interdipendenti, come vedremo in questo post.

E’ probabile che tu ti sia già reso conto di questo legame: forse hai già la sensazione che a non permetterti di dormire bene sia lo stress creato sul lavoro, o dovuto all’educazione dei figli, o alle preoccupazioni quotidiane.

Ma in che modo lo stress influisce sul sonno?

Il fatto è che il corpo umano, semplicemente, non è progettato per dormire bene quando è sotto stress,

E per buoni motivi.

Quando rispondi a una sollecitazione che viene dal mondo esterno (ma anche dalla tua stessa mente) si attiva la risposta da stress: il corpo rilascia più ormoni, in particolare adrenalina e cortisolo, il principale ormone dello stress.

Contemporaneamente, nel flusso sanguigno viene immesso più zucchero, o glucosio, che porta ad un aumento della pressione sanguigna.

Ed ecco che il tuo corpo comincia a funzionare a ritmo accelerato: il tuo cuore batte più velocemente, i muscoli entrano in tensione e la mente corre.

E’ una reazione conosciuta come “combatti o fuggi”, una reazione istintiva di sopravvivenza che, per nostra fortuna, ha salvato la vita della nostra specie, e quindi dei nostri stessi antenati e nostra, da tempo immemorabile.

Ma è proprio questa reazione a compromettere un sonno continuo e regolare: perché il corpo umano è programmato per rimanere sveglio quando è sotto stress.

Addormentarsi, per i nostri lontani antenati che vivevano fra i pericoli delle belve e delle tribù rivali, poteva essere fatale.

Quando lo stress comincia a influire sul sonno?

Uno stress occasionale, definito “acuto”, può disturbare il nostro sonno solo temporaneamente.

Per esempio un esame, o un colloquio di lavoro, o una scadenza vicina, possono non farci dormire un sonno profondo per qualche tempo.

Il problema si presenta quando lo stress diventa “cronico”: quando cioè rimane elevato per diverse settimane.

Diversamente dai nostri lontani antenati, oggi a noi succede di frequente: per lavori ad alta pressione, per difficoltà nelle nostre relazioni, per preoccupazioni costanti, per la malattia nostra o di una persona cara, per la stessa continua mancanza di tempo…

Quando entriamo in questo ciclo, spesso senza accorgercene, il nostro corpo funziona abituandosi a livelli più elevati di cortisolo.

E la ricerca scientifica ha ormai largamente dimostrato che livelli più alti di cortisolo portano a una grave mancanza di sonno, che durante la giornata si manifesta in vari modi.

  • Senso di stanchezza

  • Irritabilità

  • Mal di testa ricorrenti

  • Sentirsi spesso malati

  • Difficoltà di concentrazione

  • Un senso vago di infelicità

Ciò che rende più complesso risolvere questi sintomi, è che la relazione fra stress e sonno è bidirezionale: lo stress può portare a un sonno inadeguato e un sonno inadeguato può portare a un aumento dello stress e dell’ansia.

Ti sarai accorto anche tu che un sonno di scarsa qualità influisce sul tuo umore.

Le ricerche hanno mostrato che una notte di sonno insufficiente può portare a un aumento del 37-45% dei livelli di cortisolo la sera successiva.

E quindi influisce sullo stato di tensione e predispone per un sonno inadeguato.

Sonno e stress sono interdipendenti

In un circolo vizioso: stress e sonno sono interconnessi, e un sonno di scarsa qualità si manifesta spesso con sensazioni di ansia e di stress, che a loro volta portano a un sonno insufficiente.

Ecco perché, quando si tratta del ciclo stress-sonno, gli obiettivi sono sempre due:

  • ridurre lo stress

  • migliorare la qualità del sonno


Le strategie rivolte al primo obiettivo valgono anche per il secondo, e viceversa.

Ma quali sono queste strategie?

La prima, più immediata e accessibile, è agire sul respiro.

Perché sonno e respiro sono due funzioni ritmiche autonome del nostro sistema.

Sono legate in una danza silenziosa, e regolare una serve a regolare l’altra.

La pratica della respirazione consapevole è un’arma segreta per migliorare la qualità del sonno.

Ad esempio, la respirazione addominale profonda, in cui ti concentri sull’espansione del diaframma, calma il sistema nervoso, riduce lo stress e facilita il sonno.

Il sonno non è solo un lusso o un’opzione, ma una necessità fisiologica fondamentale per il tuo benessere e la tua salute.

Durante il sonno, il tuo corpo si rigenera, le cellule si riparano, i ricordi si consolidano e l’equilibrio emotivo viene ripristinato.

Il tuo stesso aspetto fisico testimonia di questo processo

Scopri in che modo il Respiro Consapevole può modificare la qualità del tuo sonno: